Proposta di patto etico a soggetti esterni che operano nelle scuole in veste di psicologi, counsellor, educatori, ecc. (concordato con UST di Verona)
Le scuole superiori possono mettere a disposizione degli studenti, dei genitori e del personale
docente servizi di tipo psicologico allo scopo di intercettare situazioni di disagio per offrire
strumenti e indicazioni allo scopo di affrontare e alleviare (se non risolvere) tensioni e conflitti.
I CIC, Centri di Informazione e Consulenza, e/o gli sportelli di ascolto, svolgono in tal senso una
funzione fondamentale offrendo un ascolto professionale di tipo psicologico a molti studenti che
attraversano momenti di crisi o che soffrono di particolari e, talvolta, gravi disagi personali,
famigliari, sociali.
La dirigenza, i consigli di classe e i rispettivi coordinatori si rendono disponibili ad un proficuo
dialogo con gli operatori esterni che intervengono a vario titolo (psicologo, educatore, counsellor)
nella scuola, allo scopo di programmare e realizzare degli interventi concordati vuoi verso il singolo studente, vuoi verso il gruppo classe, cercando altresì di garantire il contatto e il coinvolgimento collaborativo della famiglia.
D’altra parte i consigli di classe così come gli operatori non possono garantire la continuità nel
tempo poiché sono soggetti anche un accentuato ricambio di personale, pertanto si rende necessario che rimanga una traccia degli interventi svolti utile per “leggere” e comprendere l’evoluzione del fenomeno del disagio studentesco, così come per seguire lo sviluppo di singoli casi particolarmente a rischio.
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Pubblicato il 10-07-2023